Il nuoto per i bambini

Il nuoto per i bambini è molto importante. Mia figlia Sofia ha quasi 6 anni e va in piscina. Ha iniziato ad andarci a Settembre dopo aver passato tutta l’estate dentro l’acqua. Sofia ama stare sempre dentro l’acqua, giocare con le sue amiche e con noi genitori durante le vacanze estive. A Sofia il mare piace tantissimo, si diverte un sacco ed è sempre molto attiva, noi diciamo che sta a 3.000.

Questa estate, mentre stavamo in acqua, vedevamo Sofia sfilarsi i braccioli, perché voleva essere libera, non avere oggetti che limitassero i suoi movimenti.  Ovviamente io non le toglievo gli occhi di dosso, la controllavo ogni secondo sia perché sono un po’ paranoico per queste cose, ma quale genitore non lo è?

Se non lo sei, raccontai la tua esperienza scrivendo nei commenti a fine pagina.

I bambini non vanno mai lasciati da soli al mare soprattutto se non sanno ancora nuotare. Ecco il punto: Sofia non sapeva nuotare e questo mi creava dei pensieri e mi impediva di stare tranquillo e di godermi una giornata di mare in famiglia. Quindi mia moglie ha detto la cosa che aveva più senso di tutte: mandiamo Sofia a fare nuoto. Così impara a nuotare e noi stiamo tranquilli e possiamo anche evitare di stare a mollo le ore, come fa lei.

Preferirei avere la possibilità di stare rilassato in spiaggia – magari sotto l’ombrellone, una utopia con i bambini piccoli – invece di stare dentro l’acqua a partire dalla mattina alle 10 fino a quando non si va a pranzo.

Così quando siamo tornati a casa dopo le vacanze, Sofia ha iniziato a fare nuoto in piscina.

Giovanni, il suo maestro di nuoto, mi ha spiegato che di solito ci vuole un intero anno per un bambino per imparare bene a nuotare. I bambini devono prima superare la paura di non toccare con i piedi sul fondo della piscina. Ci vuole tempo affinché si sentano sicuri e si lascino andare anche dove non toccano. Non è una cosa immediata. E nemmeno per me lo era, se ci penso…

Ricordo che quando ero piccolo ed avevo l’età di Sofia, non sapevo nuotare. Anche solo mettere la testa sott’acqua mi dava fastidio e mi creava problemi. Non mi piaceva stare dentro l’acqua alta. O meglio: mi piaceva ma mi faceva anche paura il mare. Ho superato questa paura dopo qualche anno, forse sarà durata un paio di estati, ma anche se è durata poco, non volevo che succedesse la stessa cosa a mia figlia.

Ma mia figlia non è come me. Prima di tutto è una femmina e le femmine stanno avanti. Mi dispiace per noi maschietti ma è così. Mentre i maschi giocano a guardie e ladri e ad inseguirsi, le femmine hanno già capito che nella vita saranno loro a decidere le cose nella vita.

Cosa imparano i bambini a nuoto?

bambino nuota in piscina
Bambino nuota in piscina

Sono molto contento perché Sofia sta imparando in fretta a restare a galla ed anche a fare i primi movimenti di rana e dorso.

Ecco quello che sa fare, dopo 6 mesi di questo sport:

  • il cagnolino – cioè nuotare muovendo gambe e braccia come fanno i cani in acqua;
  • la stellina (cioè il famoso morto a galla);
  • i tuffi di piede e di testa! Ebbene sì, non ha nessuna paura a lanciarsi in acqua di piedi e nemmeno di testa, come fa Federica Pellegrini
  • nuotare con il tubo. Esercizio importantissimo questo, propedeutico agli stili di nuoto classici;
  • il missile: cioè mettere la testa sotto l’acqua mentre il maestro la spinge come se fosse un siluro lanciato da un sommergibile russo. È necessario mettere le braccia sopra la testa per essere più idrodinamico.
  • Ma tra tutte queste attività, il gavettone al maestro di nuoto resta sempre la sua cosa preferita!

Fa i capricci per andare a nuoto? È comprensibile, dobbiamo avere pazienza!

Ma non tutti i bambini sono contenti di fare nuoto.

Mi capita spesso di vedere alcuni bambini piangere prima di andare a nuoto, fare la classica scena del bambino che si dispera e dice non ci voglio andare, voglio stare con te e si attacca alle gambe della mamma o del papà. E li capisco: l’acqua è un po’ fredda in piscina ed i bambini non sanno ancora nuotare bene. Immagino che non sia una cosa piacevole lottare per restare a galla.

Quindi, se vediamo che il nostro bambino non è molto contento di andare in piscina, rassicuriamolo, diciamo che lo capiamo e che pensiamo che sia molto coraggioso ad entrare in acqua alta, dove non tocca nemmeno. Inoltre, i bambini fanno queste scene solo all’inizio, ma quando poi entrano in acqua con gli altri bambini e i maestri, si calmano e sono felici, quindi possiamo stare tranquilli.

Ed è importante anche fargli notare i progressi che raggiunge, lezione dopo lezione. I bambini non si rendono conto dei loro progressi, per loro è naturale imparare e non hanno la percezione dei progressi e del bagaglio di insegnamenti che stanno acquisendo. Io chiedo sempre a Sofia di raccontarmi cosa ha fatto durante la lezione e spesso le faccio i complimenti quando noto che riesce a fare cose nuove oppure semplicemente, si impegna per farle.

Sono veramente bellissimi i bambini che vanno in piscina, ed il nuoto è uno sport che fa sicuramente molto bene al fisico e alla crescita di un bambino.

Sperimentate anche voi insieme ai vostri figli e raccontatemi la vostra esperienza con questo bellissimo sport.

 

Aggiornato il 16/03/2020

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